Società inclusive e partecipazione efficace

Società inclusive e partecipazione efficace

Le società inclusive affondano le loro radici in politiche di accesso e partecipazione efficace a tutti i livelli di vita di una persona, da...

venerdì 10 giugno 2022

Obiettivo Inclusione : Luca ed il lavoro in Comune.

 

Luca ed il lavoro in Comune.



Luca Fa parte della Commissione barriere architettoniche del suo Comune. Il suo motto è dove passa la peggiore delle ipotesi la migliore ci sguazza. Il Comune ha già una certa accessibilità anche se le aree più storiche mantengono una struttura stradale difficile. 

Essendo un Comune marino, grazie alla collaborazione di alcune Associazioni, si è dotato di alcune sedie per l'ingresso in acqua di persone disabili






Bandiera Lilla

Attenzione e accoglienza di turisti con disabilità

Cosa significa essere un comune certificato Bandiera Lilla?

Vuole dire avere una serie di servizi e progetti in atto che superano gli obblighi di legge e che sono volti a favorire l’accoglienza di turisti con disabilità motorie, visive, auditive e patologie alimentari.


Obiettivo Inclusione : Enrico, atleta della Nazionale Italiana.

 

Enrico, atleta della Nazionale Italiana.





Enrico, atleta della Nazionale Italiana dal 2016 al 2021 di wheelchair dance sport. Ha praticato la danza in carrozzina dal 2010 al 2021. Per lui la Nazionale è stata un’incredibile esperienza perché gli ha permesso di girare il mondo e di conoscere persone e culture diverse : sono 34 i Paesi iscritti all’organismo internazionale.

Enrico ha vinto una gara internazionale in Polonia di danza in coppia, oltre a diverse gare nazionali in diverse specialità-






La pallavolo e l'nclusione: alla scoperta del Sitting Volley

Alessandra Vitale, atleta della nazionale femminile di Sitting Volley, ci porta alla scoperta di questa disciplina paralimpica.

«Il Sitting Volley è semplicemente la pallavolo che si gioca da seduti, a terra, e noi ex atleti di pallavolo che purtroppo nel nostro percorso di vita abbiamo avuto qualche piccolo imprevisto e quindi qualche piccolo incidente abbiamo riscoperto la nostra passione con il Sitting Volley. Ad essere coinvolti sono disabili, amputati o anche chi ha avuto qualche malattia debilitante. Il Sitting Volley è uno sport inclusivo. Nei tornei per club tante volte atleti disabili e normodotati giocano insieme. Il vero significato di questo sport è proprio l'inclusione».

Nato come sport per persone con disabilità fisica, il Sitting oggi fa dell'inclusione il suo cavallo di battaglia e si rivolge anche agli atleti normodotati.

Cagliari Sitting Volley

Secondo Fabio Camilli, referente regionale FIPAV del Lazio per le attività di Sitting Volley, «questa è la magia del Sitting. La Federazione sta puntando molto su questa disciplina e i numeri sono incoraggianti, ma per favorire una crescita ancora maggiore di questo sport, è stato deciso di consentire la partecipazione in Italia anche agli atleti normodotati».

Sitting Volleyball | Amazing Volleyball Actions (HD) - YouTube


Bibliografia:

"La sfida dell'inclusione: alla scoperta del Sitting Volley" - problemidivolley.it

"Il Sitting Volley come veicolo di inclusione" - etruria.federvolley.it

"Cagliari Sitting Volley" - pagina facebook

martedì 7 giugno 2022

La valorizzazione delle diverse abilità attraverso lo sport

"Ogni essere umano ha il diritto fondamentale di accedere all’educazione fisica e allo sport."


La continuità dell’attività fisica e della pratica dello sport devono essere assicurate per tutta la vita per mezzo di un’educazione permanente che parte dalla scuola fino ad arrivare al proprio tempo libero, sia per svago, sia per necessità , sia per riabilitazione fisica.

I benefici dello sport sono moltissimi e chi pratica un'attività sportiva protegge meglio la propria salute. Durante l’attività fisica vengono, infatti, secrete le endorfine, sostanze che stimolano l’organismo, predisponendolo a reagire positivamente a situazioni di stress.

Lo sport, inoltre, aiuta a ritrovare l'autostima e ad incrementare la fiducia nelle proprie potenzialità, ad avere dei nuovi obiettivi e a superare i propri limiti, a vivere emozioni con tanti amici, a sentirsi maggiormente realizzati ed a ritrovare l'equilibrio nella propria vita. 

Attraverso l’educazione psicomotoria e la pratica sportiva, il diversamente abile ha modo di sperimentare una nuova integrazione mente-corpo, ha la possibilità di migliorare: 
  • sul piano cognitivo, attraverso la conoscenza del proprio corpo, dello spazio, del tempo e della velocità; 
  • sul piano fisico, aumentando la forza muscolare, la capacità di equilibrio, la coordinazione motoria, imparando a superare la fatica (che rappresenta uno dei primi ostacoli per la riabilitazione); 
  • sul piano sportivo, acquisendo conoscenze tecniche delle varie discipline, incentivando la comunicazione interpersonale e la collaborazione (attraverso il gioco di squadra), rispettando le norme condivise; 
  • sul piano psicologico, producendo uno stato di soddisfazione generale che conduce al contenimento degli stati emotivi, incrementando la capacità di autocontrollo; 
  • sul piano socio-educativo, aumentando la propria autonomia, spronando all’impegno durante gli allenamenti e al rispetto dell’avversario, insegnando il coraggio, promuovendo la lealtà; favorendo la socializzazione, l’aggregazione, integrazione, superando così paure, pregiudizi e isolamento.


"L'attività sportiva, nella valorizzazione delle diverse abilità, è sicuramente uno degli strumenti più adatti per l'inclusione sociale."

Lo  sport, quindi, riveste in maniera sempre maggiore la duplice funzione di reinserimento sociale e terapia. Imparare a stare bene con se stessi e con gli altri deve essere l’obiettivo principale: cercare di portare la persona a minimizzare la sua disabilità, a muoversi, camminare, parlare e relazionarsi in modo attivo e costruttivo ha, quindi, un valore educativo e morale grandissimo.




Bibiografia:

"Sport e disabilità: lo sport per tutti" - Sito Decathlon

Lezione Master. "La valorizzazione delle diverse abilità attraverso lo sport: attività sportive e ricreative per persone con disabilità. Diritti e doveri di inclusione" Docente: Massimo Rolla

Immagini: "sostegno.bz.it" e "tuttosport.com"

lunedì 6 giugno 2022

Incontro con studenti, insegnanti e Comitato 3 ottobre


Nel quadro del progetto 
“L’arte dell’accoglienza. Lampedusa porta d’Europa” si è tenuta una riunione presso la sede di Bruxelles dell’Agenzia europea per i bisogni educativi speciali e l’istruzione inclusiva.

Tereke Brhane, presidente del Comitato 3 Ottobre, insieme a una delegazione di studenti e professori provenienti da 15 scuole italiane ed europee, hanno incontrato dei rappresentanti dell’Agenzia per dibattere sul tema dell’istruzione inclusiva e sul loro coinvolgimento nei progetti del Comitato 3 ottobre nel corso degli anni.

Gli studenti e i professori hanno espresso il loro apprezzamento per la campagna di sensibilizzazione del Comitato sugli immigrati che attraversano il Mediterraneo, sulle loro difficoltà e storie di vita. Hanno inoltre sottolineato l’importanza che ha avuto nelle loro vite l’entrare in contatto con studenti di altre scuole europee per l’arricchimento che comporta mettersi a confronto con altre realtà.

È il terzo anno che l’Agenzia ospita a Bruxelles delegazioni di studenti internazionali nell’ambito dei progetti che il Comitato 3 ottobre sviluppa con il partenariato del Ministero dell’Istruzione italiano. L’ascolto degli studenti e una loro partecipazione ai dibattiti su temi sociali rilevanti e che riguardano la loro vita sono elementi fondamentali per lo sviluppo di una coscienza critica nei futuri cittadini.

Guida pratica per creare un quaderno operativo in C.A.A.


 

mercoledì 1 giugno 2022

Conferenza al Parlamento europeo, “L’arte dell’accoglienza. Lampedusa porta d’Europa”

 

Il 31 maggio ha avuto luogo presso il parlamento europeo di Bruxelles una conferenza dal titolo “L’arte dell’accoglienza. Lampedusa porta d’Europa”.

L’evento è stato organizzato dal Comitato 3 ottobre, un’organizzazione senza scopo di lucro cha ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’integrazione e dell’accoglienza attraverso il dialogo con cittadini, studenti e istituzioni.

La prima parte della conferenza ha avuto come protagonisti una delegazione di studenti europei provenienti da 15 scuole diverse. Gli studenti, nella tavola rotonda da loro presieduta, hanno espresso le loro idee sull’importanza della sensibilizzazione sul tema migratorio nelle scuole.

Nella seconda parte, alcuni eurodeputati, insieme a una delegata dell’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite e ad un giornalista della testata italiana « Avvenire », hanno sottolineato il diritto di accogliere i rifugiati provenienti da ogni guerra e l’importanza della partecipazione dei giovani nel sistema decisionale delle istituzioni pubbliche.